CI SONO SINDACI CHE NON HANNO A CUORE IL TERRITORIO CHE AMMINISTRANO.
sabato 26 dicembre 2009
mercoledì 9 dicembre 2009
IL SECOLOXIX 09/12/2009
giovedì 3 dicembre 2009
IL SECOLOXIX 03 DICEMBRE 2009
LA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE UN IMPIANTO DI TELEFONIA MOBILE, AVANZATA DA TELECOM ITALIA S.P.A., ERA PERVENUTA IN COMUNE DI VEZZANO LIGURE IN DATA 22/09/2006 PROT. 12046 PRATICA N. 196P006. IL VERBALE DELLA COMMISSIONE EDILIZIA RECITA: "La C.E.I., vista la documentazione integrativa prodotta, ritenuto di accogliere la soluzione prospettata in quanto la stessa redatta in linea agli indirizzi espressi da precedente parere della CEI del 25.10.2007, ritenuto l'intervento compatibile sotto il profilo paesaggistico ambientale esprime parere FAVOREVOLE rilevando che l'intervento risulta indispensabile per la sicurezza del traffico della rete ferroviaria adiacente."
domande:
il Comune non doveva già avvisare nel 2006, tutti coloro che risultano oggi, gravemente danneggiati (danni sulla salute e danni economici) da questo "eco-mostro"?
e' possibile che dobbiamo subire, subire, subire, le angherie e altro da chi detiene il potere?
è più importante la salute dei nostri figli e nipoti, oppure l'eco-mostro per la sicurezza del traffico della rete ferroviaria? ma poi, quale sicurezza del traffico ferroviario, (fandonie?)
ma il nostro territorio non è già saturo oltre il limite di infrastrutture dannose? (vedi il compattatore a Saliceti, piena solidarietà agli abitanti della "macchia", poi ferrovie, strade, autostrada,ecc.)
dott. Mario Bonelli
giovedì 26 novembre 2009
mercoledì 25 novembre 2009
MODELLO ITALIANO:
LA NOMINA NEGLI ORGANISMI DI CONTROLLO NEI MUNICIPI E' AFFIDATA AI CONTROLLATI.
MODELLO INGLESE:
LA CORTE DEI CONTI DESIGNA IL GRUPPO DEI CONTROLLORI CHE ASSEGNA LE "STELLE" AL BILANCIO E IN CASI PIU' GRAVI INTERPELLA I CITTADINI.
I REVISORI DEI CONTI, HANNO UN POTENTISSIMO DIRITTO-DOVERE, QUELLO DI REDIGERE I "REPORT IN THE PUBLIC INTEREST". IN SOSTANZA , IN CASI GIUDICATI PARTICOLARMENTE RILEVANTI, IN CUI I LORO CONSIGLI NON TROVINO ASCOLTO - UN GRANDE INVESTIMENTO PALESEMENTE SBAGLIATO, UN SERVIZIO IMPORTANTE E MAL GESTITO - ESSI HANNO LA POSSIBILITA' DI RIVOLGERSI, CON QUESTO RAPPORTO DI INTERESSE PUBBLICO, DIRETTAMENTE AI CITTADINI RIFERENDO LORO LA SITUAZIONE. E' CHIARO CHE QUESTO HA L'EFFETTO DI UNA BOMBA, ANCHE PERCHE' DEVE RICEVERE ADEGUATA PUBBLICITA' E IL CONSIGLIO COMUNALE HA L'OBBLIGO DI DARE RISPOSTA PUBBLICA ALLE RICHIESTE ALLE OSSERVAZIONI DELL'ORGANO DI CONTROLLO.
PROF. MARIO BONELLI
LA NOMINA NEGLI ORGANISMI DI CONTROLLO NEI MUNICIPI E' AFFIDATA AI CONTROLLATI.
MODELLO INGLESE:
LA CORTE DEI CONTI DESIGNA IL GRUPPO DEI CONTROLLORI CHE ASSEGNA LE "STELLE" AL BILANCIO E IN CASI PIU' GRAVI INTERPELLA I CITTADINI.
I REVISORI DEI CONTI, HANNO UN POTENTISSIMO DIRITTO-DOVERE, QUELLO DI REDIGERE I "REPORT IN THE PUBLIC INTEREST". IN SOSTANZA , IN CASI GIUDICATI PARTICOLARMENTE RILEVANTI, IN CUI I LORO CONSIGLI NON TROVINO ASCOLTO - UN GRANDE INVESTIMENTO PALESEMENTE SBAGLIATO, UN SERVIZIO IMPORTANTE E MAL GESTITO - ESSI HANNO LA POSSIBILITA' DI RIVOLGERSI, CON QUESTO RAPPORTO DI INTERESSE PUBBLICO, DIRETTAMENTE AI CITTADINI RIFERENDO LORO LA SITUAZIONE. E' CHIARO CHE QUESTO HA L'EFFETTO DI UNA BOMBA, ANCHE PERCHE' DEVE RICEVERE ADEGUATA PUBBLICITA' E IL CONSIGLIO COMUNALE HA L'OBBLIGO DI DARE RISPOSTA PUBBLICA ALLE RICHIESTE ALLE OSSERVAZIONI DELL'ORGANO DI CONTROLLO.
PROF. MARIO BONELLI
lunedì 16 novembre 2009
martedì 8 settembre 2009
mercoledì 2 settembre 2009
venerdì 7 agosto 2009
giovedì 11 giugno 2009
Il Centro-Sinistra perde il 30% dei Voti
La Lista Bonelli Vivere Bene Vezzano prende atto della vittoria della Lista Civica Vezzano Democratica e del candidato Abruzzo, il risultato elettorale con 293 voti non premia certo il nostro sforzo, di proporre un programma serio, per dare un futuro al nostro territorio. Ora rimane la riflessione su cosa si è sbagliato (non abbiamo offerto torte, gelati o aperitivi) o cosa abbiamo spiegato in modo inadeguato.
Crediamo che l’acqua debba ritenersi un bene inalienabile, che all’Enel non si debba nel modo più assoluto bruciare il CDR prodotto a Salicetti, che si dovrebbe investire sulla sfida Obiettivo Rifuti Zero perché questo aumenterebbe l’occupazione e diminuirebbe la tassa della spazzatura, diventando da problema a risorsa e molto altro.
Ci rimane la riflessione sulla disaffezione dei Vezzanesi che ha visto un calo del 6.03 % (-469) dei votanti e una perdita secca di 1784 voti (una valanga) da parte dei Vincitori visto il passaggio dal 91.93% del 2004 al 62.64 % del 2009 del Centro-Sinistra nel suo complesso una perdita secca del 29.29 % non c'è male per 5 anni di lavoro.
Confidiamo quindi nel futuro, rimanendo vigili sull’operato della nuova Amministrazione non facendogli sconti. Augurandoci che si impegni nell’interesse della Collettività Vezzanese.
In bocca al lupo al nuovo Signor Sindaco.
Questi sono i dati per fare un confronto.
Dati 12 giugno 2004
Elettori 6449
Votanti 5278
Percentuali 81.84%
Lista Giannarelli 2728 - 53,82%
Lista Bertoni 1939 - 38,11%
Lista Civica (Centro destra) 420 - 8,25%
Dati 8 giugno 2009
Elettori 6343
Votanti 4809
Percentuali 75.81%
Lista Vezzano Democratica 2485 - 54,05%
Lista Vezzano Nostra 752 - 16,35%
Il Popolo delle Libert Lega Nord 672 - 14,61%
Lista Gente Comune 395 - 8,59%
Lista Vivere Bene Vezzano 293 - 6,37%
Crediamo che l’acqua debba ritenersi un bene inalienabile, che all’Enel non si debba nel modo più assoluto bruciare il CDR prodotto a Salicetti, che si dovrebbe investire sulla sfida Obiettivo Rifuti Zero perché questo aumenterebbe l’occupazione e diminuirebbe la tassa della spazzatura, diventando da problema a risorsa e molto altro.
Ci rimane la riflessione sulla disaffezione dei Vezzanesi che ha visto un calo del 6.03 % (-469) dei votanti e una perdita secca di 1784 voti (una valanga) da parte dei Vincitori visto il passaggio dal 91.93% del 2004 al 62.64 % del 2009 del Centro-Sinistra nel suo complesso una perdita secca del 29.29 % non c'è male per 5 anni di lavoro.
Confidiamo quindi nel futuro, rimanendo vigili sull’operato della nuova Amministrazione non facendogli sconti. Augurandoci che si impegni nell’interesse della Collettività Vezzanese.
In bocca al lupo al nuovo Signor Sindaco.
Questi sono i dati per fare un confronto.
Dati 12 giugno 2004
Elettori 6449
Votanti 5278
Percentuali 81.84%
Lista Giannarelli 2728 - 53,82%
Lista Bertoni 1939 - 38,11%
Lista Civica (Centro destra) 420 - 8,25%
Dati 8 giugno 2009
Elettori 6343
Votanti 4809
Percentuali 75.81%
Lista Vezzano Democratica 2485 - 54,05%
Lista Vezzano Nostra 752 - 16,35%
Il Popolo delle Libert Lega Nord 672 - 14,61%
Lista Gente Comune 395 - 8,59%
Lista Vivere Bene Vezzano 293 - 6,37%
mercoledì 25 febbraio 2009
COMUNICATO STAMPA
Il dott. Mario Bonelli, commercialista, in riferimento alla sua candidatura a Sindaco del Comune di Vezzano Ligure, c o m u n i c a la sua piena disponibilità ad incontrare le persone interessate a sostenere e a fare parte della sua lista civica per le elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009
I N V I T O a contattarlo ai seguenti recapiti:
il suo BLOG su internet (con possibilità di fare commenti, domande e relative risposte):
per entrare, digitare: viverebenevezzano.blogspot.com
e-mail: viverebenevezzano@gmail.com
studio commerciale in La Spezia Via Gianturco n. 5
telefoni: 0187/599449 fax 0187/563326
abitazione in Prati di Vezzano Ligure via Aldo Moro 43
telefono 0187/981575
cellulare 3355794970
I N V I T O a contattarlo ai seguenti recapiti:
il suo BLOG su internet (con possibilità di fare commenti, domande e relative risposte):
per entrare, digitare: viverebenevezzano.blogspot.com
e-mail: viverebenevezzano@gmail.com
studio commerciale in La Spezia Via Gianturco n. 5
telefoni: 0187/599449 fax 0187/563326
abitazione in Prati di Vezzano Ligure via Aldo Moro 43
telefono 0187/981575
cellulare 3355794970
lunedì 23 febbraio 2009
giovedì 19 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Convegno CAMEC 17/02/09
Relazione del 17/02/2009
Dott. Mario Bonelli
Utilizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione di immobili, anche in relazione alla previsione dell’art. 58 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112.
Premesso che i comuni, costituiscono e partecipano a società di capitali non per perseguire profitti ma per fornire servizi pubblici e, in questo modo, in quanto tenuti alla direzione e al coordinamento delle società, attraverso le proprie strutture organizzative, possono ritenersi soggetti all’obbligo dell’assunzione dei debiti delle loro controllate, con le conseguenti responsabilità.
Così stando le cose non sembrerebbe rispondere a principi di corretta amministrazione instradare le società in perdita verso una procedura concorsuale "che, per quanto possa apparire più tutelante per gli amministratori dei Comuni, non sembra rispondere a criteri di imparzialità e tutela del principio di affidabilità e buona fede che ogni Pubblica Amministrazione è tenuta a osservare nei rapporti con i propri Fornitori".
Tali criteri i Comuni non sempre li hanno seguiti,
Si pensi alla distribuzione della Riserva Straordinaria ai Comuni, avvenuta in data 08/02/2007 con una Assemblea Generale Ordinaria dove erano presenti i soci azionisti, nella duplice veste di debitori/creditori. Operazione che lascia molti dubbi, sia sulla sua corretta applicazione, forse illegittima, in quanto la distribuzione di tale Riserva Straordinaria, anche se in compensazione con i debiti dei Comuni, era comunque inopportuna vista la grave situazione finanziaria di Acam spa e per le ingenti perdite portate a nuovo; inoltre questa distribuzione ha modificato in maniera sostanziale i risultati di bilancio dei comuni, i quali operando sui residui passivi, (meno debiti), ha portato a degli avanzi che in realtà erano invece disavanzi o avanzi minori nel caso in cui tale operazione non si poteva fare; sia per il mancato rispetto della "par condicio" perché si è agito su una corsia preferenziale, favorendo una sola categoria di creditori: i Comuni.
In ogni caso, il mancato ricorso ad una procedura concorsuale mediante il versamento di somme necessarie a ripianare le perdite della controllata, impone ai Comuni di ricostruire le eventuali responsabilità gestionali degli amministratori che hanno provocato la situazione patrimoniale negativa, anche al fine di "valutare se non ricorrano gli estremi per l’attivazione di un’azione di responsabilità nei confronti degli stessi e nei confronti del Collegio sindacale e Società di Revisione, fermo restando la possibilità di intervento della Procura Regionale della Corte dei Conti. (basta leggere una relazione del collegio sindacale e della società di revisione).
La disciplina societaria della responsabilità illimitata del socio, ove si sia verificata (o non si sia verificata) una situazione di direzione e coordinamento, impone al Comune che abbia esercitato un servizio pubblico, per il tramite della società, di intervenire per coprire le perdite poiché, la società ha agito in relazione alle indicazioni ricevute dal socio.
Pertanto per quanto esposto, sono pienamente convinto della responsabilità dei Comuni proprietari azionisti di Acam spa, per non avere attuato il controllo istituzionale sulla azienda, cioè quel "controllo analogo" che significa che la società partecipata che svolge quel servizio (Rifiuti,Acqua) deve considerarsi come uno dei servizi propri delle amministrazioni comunali controllanti.
Cioè i comuni non hanno esercitato con la dovuta solerzia e rigore i poteri che hanno in quanto azionisti.
Tutto quanto sopra premesso, vediamo quali possono essere le ipotesi di soluzione del problema senza passare attraverso le procedure concorsuali:
La prima ipotesi consiste nella possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalla Dismissione di Immobili, in relazione alla previsione dell’art. 58 del Decreto Legge n. 112/2008, per fornire alla società partecipata le risorse necessarie per coprire le perdite. Il tenore della norma è quella che gli enti locali possono procedere alla " ricognizione dei singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, attuando il cosiddetto Piano delle Alienazioni Immobiliari che deve essere allegato al Bilancio di Previsione". Diverse sono le agevolazioni dettate dalla legge: l’inserimento degli immobili nel Piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica; la deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione del Piano delle Alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale.
In questo caso i comuni una volta individuati gli immobili "disponibili" possono essere ceduti o dati in garanzia a Banche, utilizzando le agevolazioni di cui ai commi 18 e 19 della legge 23 novembre 2001 n. 410. Se questa operazione non bastasse si ricorre anche alla dismissione di Partecipazioni e forse sulla Universalità di beni.
La seconda ipotesi, è più complessa, dare attuazione a quanto stabilito dalla legge 23 novembre 2001, n. 410;
questa legge, ha come contenuto disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico. In maniera molto sintetica, il Comune Costituisce una società a responsabilità limitata avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissioni del patrimonio immobiliari del Comune.
Notevoli sono agevolazioni fiscali e notarili per il trasferimento dei beni dal Comune alla società, e da questa ai potenziali acquirenti.
Un esempio in questo senso, ma in forma minore, è la società "Sarzana –Valorizzazione Patrimonio s.r.l. a socio unico (il comune), questa società ha come oggetto sociale: l’acquisto, la cartolarizzazione di beni di proprietà del comune di Sarzana, la progettazione, la valorizzazione, l’esecuzione delle opere e la vendita di beni immobili.
Pertanto se si è nella convinzione di una responsabilità dei Comuni azionisti,
questi devono porre in essere tutte quelle azioni, tra cui cedere o dare in garanzia gioielli di famiglia disponibili, per fare fronte ai danni creati alle proprie partecipate, per mancanza dei controlli istituzionali e obbligatori, al fine di salvaguardare i dipendenti di Acam, al fine di non svendere Acam, al fine di non rischiare una procedura concorsuale che potrebbe essere pericolosa.
Ritengo infine che i comuni , facciano proprie queste ipotesi, che sono da vagliare, in tutta fretta, senza perdere altro tempo.
Mario Bonelli
I giudici contabili parlano di proventi relativi alla quota inerente la plusvalenza che può essere destinata a coprire le spese correnti di natura straordinaria e non ripetibile quale quella in questione del ripiano delle perdite.
Inoltre è ammesso il ricorso alla speciale procedura di cui all’art. 194 del Tuel (riconoscimento dei debiti fuori bilancio) anche per la copertura delle perdite o disavanzi di aziende in funzionamento e che devono continuare a funzionare. Il riconoscimento del debito, in questi casi, trova il suo fondamento nella necessità di non interrompere un servizio pubblico.
Dott. Mario Bonelli
Utilizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione di immobili, anche in relazione alla previsione dell’art. 58 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112.
Premesso che i comuni, costituiscono e partecipano a società di capitali non per perseguire profitti ma per fornire servizi pubblici e, in questo modo, in quanto tenuti alla direzione e al coordinamento delle società, attraverso le proprie strutture organizzative, possono ritenersi soggetti all’obbligo dell’assunzione dei debiti delle loro controllate, con le conseguenti responsabilità.
Così stando le cose non sembrerebbe rispondere a principi di corretta amministrazione instradare le società in perdita verso una procedura concorsuale "che, per quanto possa apparire più tutelante per gli amministratori dei Comuni, non sembra rispondere a criteri di imparzialità e tutela del principio di affidabilità e buona fede che ogni Pubblica Amministrazione è tenuta a osservare nei rapporti con i propri Fornitori".
Tali criteri i Comuni non sempre li hanno seguiti,
Si pensi alla distribuzione della Riserva Straordinaria ai Comuni, avvenuta in data 08/02/2007 con una Assemblea Generale Ordinaria dove erano presenti i soci azionisti, nella duplice veste di debitori/creditori. Operazione che lascia molti dubbi, sia sulla sua corretta applicazione, forse illegittima, in quanto la distribuzione di tale Riserva Straordinaria, anche se in compensazione con i debiti dei Comuni, era comunque inopportuna vista la grave situazione finanziaria di Acam spa e per le ingenti perdite portate a nuovo; inoltre questa distribuzione ha modificato in maniera sostanziale i risultati di bilancio dei comuni, i quali operando sui residui passivi, (meno debiti), ha portato a degli avanzi che in realtà erano invece disavanzi o avanzi minori nel caso in cui tale operazione non si poteva fare; sia per il mancato rispetto della "par condicio" perché si è agito su una corsia preferenziale, favorendo una sola categoria di creditori: i Comuni.
In ogni caso, il mancato ricorso ad una procedura concorsuale mediante il versamento di somme necessarie a ripianare le perdite della controllata, impone ai Comuni di ricostruire le eventuali responsabilità gestionali degli amministratori che hanno provocato la situazione patrimoniale negativa, anche al fine di "valutare se non ricorrano gli estremi per l’attivazione di un’azione di responsabilità nei confronti degli stessi e nei confronti del Collegio sindacale e Società di Revisione, fermo restando la possibilità di intervento della Procura Regionale della Corte dei Conti. (basta leggere una relazione del collegio sindacale e della società di revisione).
La disciplina societaria della responsabilità illimitata del socio, ove si sia verificata (o non si sia verificata) una situazione di direzione e coordinamento, impone al Comune che abbia esercitato un servizio pubblico, per il tramite della società, di intervenire per coprire le perdite poiché, la società ha agito in relazione alle indicazioni ricevute dal socio.
Pertanto per quanto esposto, sono pienamente convinto della responsabilità dei Comuni proprietari azionisti di Acam spa, per non avere attuato il controllo istituzionale sulla azienda, cioè quel "controllo analogo" che significa che la società partecipata che svolge quel servizio (Rifiuti,Acqua) deve considerarsi come uno dei servizi propri delle amministrazioni comunali controllanti.
Cioè i comuni non hanno esercitato con la dovuta solerzia e rigore i poteri che hanno in quanto azionisti.
Tutto quanto sopra premesso, vediamo quali possono essere le ipotesi di soluzione del problema senza passare attraverso le procedure concorsuali:
La prima ipotesi consiste nella possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalla Dismissione di Immobili, in relazione alla previsione dell’art. 58 del Decreto Legge n. 112/2008, per fornire alla società partecipata le risorse necessarie per coprire le perdite. Il tenore della norma è quella che gli enti locali possono procedere alla " ricognizione dei singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, attuando il cosiddetto Piano delle Alienazioni Immobiliari che deve essere allegato al Bilancio di Previsione". Diverse sono le agevolazioni dettate dalla legge: l’inserimento degli immobili nel Piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica; la deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione del Piano delle Alienazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale.
In questo caso i comuni una volta individuati gli immobili "disponibili" possono essere ceduti o dati in garanzia a Banche, utilizzando le agevolazioni di cui ai commi 18 e 19 della legge 23 novembre 2001 n. 410. Se questa operazione non bastasse si ricorre anche alla dismissione di Partecipazioni e forse sulla Universalità di beni.
La seconda ipotesi, è più complessa, dare attuazione a quanto stabilito dalla legge 23 novembre 2001, n. 410;
questa legge, ha come contenuto disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico. In maniera molto sintetica, il Comune Costituisce una società a responsabilità limitata avente ad oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissioni del patrimonio immobiliari del Comune.
Notevoli sono agevolazioni fiscali e notarili per il trasferimento dei beni dal Comune alla società, e da questa ai potenziali acquirenti.
Un esempio in questo senso, ma in forma minore, è la società "Sarzana –Valorizzazione Patrimonio s.r.l. a socio unico (il comune), questa società ha come oggetto sociale: l’acquisto, la cartolarizzazione di beni di proprietà del comune di Sarzana, la progettazione, la valorizzazione, l’esecuzione delle opere e la vendita di beni immobili.
Pertanto se si è nella convinzione di una responsabilità dei Comuni azionisti,
questi devono porre in essere tutte quelle azioni, tra cui cedere o dare in garanzia gioielli di famiglia disponibili, per fare fronte ai danni creati alle proprie partecipate, per mancanza dei controlli istituzionali e obbligatori, al fine di salvaguardare i dipendenti di Acam, al fine di non svendere Acam, al fine di non rischiare una procedura concorsuale che potrebbe essere pericolosa.
Ritengo infine che i comuni , facciano proprie queste ipotesi, che sono da vagliare, in tutta fretta, senza perdere altro tempo.
Mario Bonelli
I giudici contabili parlano di proventi relativi alla quota inerente la plusvalenza che può essere destinata a coprire le spese correnti di natura straordinaria e non ripetibile quale quella in questione del ripiano delle perdite.
Inoltre è ammesso il ricorso alla speciale procedura di cui all’art. 194 del Tuel (riconoscimento dei debiti fuori bilancio) anche per la copertura delle perdite o disavanzi di aziende in funzionamento e che devono continuare a funzionare. Il riconoscimento del debito, in questi casi, trova il suo fondamento nella necessità di non interrompere un servizio pubblico.
mercoledì 11 febbraio 2009
giovedì 5 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
Iscriviti a:
Commenti (Atom)







































