Il cantiere aperto nell'anno 2009 durante "il rinnovo" dell'amministrazione vezzanese, ha comportato un impegno finanziario di euro 230.000, attualmente è transennato, soffocato da erbacce e altro. Stante la grave situazione finanziaria del Comune, che esisteva già da qualche anno, con il ricorso frequente alla anticipazione di cassa di tesoreria, l'amministrazione non doveva mettere in cantiere opere che sapeva di non poter completare per mancaza di liquidità, a rischio di dissesto e fallimento. Pertanto, questo modo avventuriero e becero di amministrare è fortemente da condannare in quanto si sono sciuppati soldi dei vezzanesi, mettendo in forse la stessa solidità patrimoniale e finanziaria del comune.
venerdì 20 agosto 2010
COME E' POSSIBILE EVITARE CHE AMMINISTRATORI SPRECONI DI ENTI LOCALI, PORTINO IL LORO ENTE AL DISSESTO?
"IL BOSCHETTO" AI PRATI DI VEZZANO LIGURE (SP), UNO DEI TANTI CANTIERI APERTI NEL TERRITORIO, IN PIENO DEGRADO.
Il cantiere aperto nell'anno 2009 durante "il rinnovo" dell'amministrazione vezzanese, ha comportato un impegno finanziario di euro 230.000, attualmente è transennato, soffocato da erbacce e altro. Stante la grave situazione finanziaria del Comune, che esisteva già da qualche anno, con il ricorso frequente alla anticipazione di cassa di tesoreria, l'amministrazione non doveva mettere in cantiere opere che sapeva di non poter completare per mancaza di liquidità, a rischio di dissesto e fallimento. Pertanto, questo modo avventuriero e becero di amministrare è fortemente da condannare in quanto si sono sciuppati soldi dei vezzanesi, mettendo in forse la stessa solidità patrimoniale e finanziaria del comune.


Il cantiere aperto nell'anno 2009 durante "il rinnovo" dell'amministrazione vezzanese, ha comportato un impegno finanziario di euro 230.000, attualmente è transennato, soffocato da erbacce e altro. Stante la grave situazione finanziaria del Comune, che esisteva già da qualche anno, con il ricorso frequente alla anticipazione di cassa di tesoreria, l'amministrazione non doveva mettere in cantiere opere che sapeva di non poter completare per mancaza di liquidità, a rischio di dissesto e fallimento. Pertanto, questo modo avventuriero e becero di amministrare è fortemente da condannare in quanto si sono sciuppati soldi dei vezzanesi, mettendo in forse la stessa solidità patrimoniale e finanziaria del comune.
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